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I Centri di Ascolto : luogo di ascolto delle fatiche di tante persone e famiglie.

In collaborazione con associazioni e istituzioni, cerchiamo di sostenerli e accompagnarli.

Le offerte possono essere versate sul c/c:

Centri Operativi Caritas onlusIban IT 10P076 0101400000017982182 indicando nella causale “Sostegno attività centri ascolto

L’offerta è deducibile (art. 13 dl 460 del 4-12-97)

Diocesi Chiavari – Caritas DiocesanaIban IT 30N 05034 31911 000000102862 indicando nella causale: “Sostegno attività centri ascolto

Il BANCO ALIMENTARE con una donazione in denaro o in alimenti a lunga conservazione. INFORMATI PRESSO LA TUA PARROCCHIA!

Il GUARDAROBA CITTADINO con donazione di biancheria intima nuova. INFORMATI PRESSO LA TUA PARROCCHIA!

Aiutiamo i costruttori di muri e barricate di Tonio Dell’Olio

Mi commuove quella notiziola secondaria relegata in un trafiletto scarno di un solo organo d’informazione che racconta della colletta dei cristiani di Erbil in Iraq per i terremotati italiani. Sono riusciti a raccogliere ventimila dollari e li hanno consegnati al Nunzio Apostolico perché li invii alla Caritas Italiana. Perché alla fine resta vero che il dovere della solidarietà viene compreso soprattutto da chi ha sperimentato la precarietà sulla propria pelle. Chi invece erge muri e barricate, di fatto si costruisce una prigione, si chiude dentro un presunto paradiso artificiale separandosi dal mondo. Si condanna a una solitudine collettiva o a un egoismo sterile. È urgente fare qualcosa per loro, tendergli la mano per salvarli da una morte certa, da asfissia dell’anima. Giudicarli è operazione superficiale quanto sterile. Più faticoso (ma forse più responsabile e fecondo) sarebbe accoglierli, ascoltare attentamente le loro ragioni, conoscere le loro storie e le loro fatiche. Esattamente come chiederei di fare a tutti i costruttori di muri verso gli stranieri che respingono. Resto ancora convinto che se solo i barricatori di Goro e di Gorino avessero permesso almeno a una delle donne che hanno respinto di raccontare le condizioni da cui sono state costrette a scappare, cosa hanno dovuto affrontare per giungere da noi, quali progetti, affetti, tradizioni si sono lasciati alle spalle, non esiterebbero a rimuovere i pancali e a far loro spazio nella propria casa.”