Ha sicuramente fatto notizia la frase del “camallo” genovese Riccardo Rudino “Blocchiamo tutto”, pronunciata in occasione della manifestazione a sostegno della Global Sumund Flotilla, ma la lotta dei portuali genovesi contro il traffico di armi è iniziata ben prima, e si associa a quella dei portuali di tutto il mondo.

A fine settembre, infatti, proprio a Genova, si è tenuto il secondo incontro del Coordinamento internazionale dei portuali contro le guerre, con l’obiettivo di fermare i transiti di armamenti verso i paesi in guerra e respingere lo spostamento di risorse pubbliche verso il riarmo.

Ce ne parlano il manifesto e il Fatto Quotidiano:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/28/genova-guida-i-portuali-del-mediterraneo-verso-lo-sciopero-internazionale-porti-di-pace-contro-tutte-le-rotte-darmi/8141584/

https://www.internazionale.it/notizie/marina-forti/2025/10/07/genova-portuali-fermare-israele-un-container-alla-volta

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